Per finire, il Consiglio comunale della Capitale, ieri sera, al termine del dibattito, ha approvato il consuntivo 2024. Nella discussione, che ha preceduto il voto, i vari Gruppi hanno avuto modo di esprimersi, su metodi e sostanza, quasi tutti, evocando un assetto di navigazione caratterizzato da “maintenance” piuttosto che da iniziative e progetti.

 

In pratica, è chiaramente emersa, per questo primo anno dall’entrata in carica, una conduzione municipale assai ministeriale. La chiave di lettura non è semplicistica. L’avallo da parte del Legislativo, senza particolari censure, risulta in linea con questa logica neutra. Neppure il risultato contabile, che chiude con un disavanzo di 1,9 milioni, non troppo rassicurante, ha fatto smuovere dinamiche da cambiamento di marcia. Invero, la perdita registrata di per sé non fa fede di approccio al pareggio. A rigore, dopo siffatto primo bilancio della legislatura, le cose potrebbero ancora prendere altre direzioni.

 

Va pure detto che le evenienze sono state determinate da riversamenti decisi dal Cantone, chiamando alla cassa i Comuni. Ciò, non spiega tuttavia lo spirito di conduzione dell’Esecutivo cittadino. Infatti, è proprio questo l’aspetto più rimarchevole sul piano politico. Indubbiamente, quello che è affiorato è che a Bellinzona, tendenzialmente, il Municipio denota un orientamento ad amministrare. A seguire, in una sorta di già delineata traccia, percorsi conosciuti. Di per sé, questa impostazione prudente, può essere preservante da scossoni o imprevisti. Finanche, potrebbe rispondere al metodo dei piccoli passi. Tuttavia, a lungo andare, preclude visioni e aperture.

 

Bellinzona, per sua stessa collocazione, nei contesti cantonale e nazionale, dovrebbe assumere un ruolo trainante. Pionieristico. In fondo, è quanto hanno chiesto le consigliere e i consiglieri al Municipio. un modo di fare più proattivo nel costruire la città di oggi e di domani. Con iniziative proprie. Potrebbe così darsi che, addentrandoci nell’esame dei prossimi messaggi -molti sono all’orizzonte e anche di non poco momento- il proverbiale adagio “tout va très bien, madame la marquise,tout va très bien”, finirebbe così per rivelarsi del tutto inefficace. “Affaire à suivre”.

Brenno Martignoni Polti
Il Noce