Come vengono spesi i soldi pubblici, rivedere la distribuzione delle risorse e chiedersi se davvero chi ci amministra sta facendo tutto quello che può per evitare che ci siano persone che dormono per terra.
Un uomo ha diritto
ha diritto di guardarne un altro
dall’alto solo per
aiutarlo a rialzarsi
VENERDÌ 16 FEBBRAIO 2024, ORE 06:15 COOP BELLINZONA VIA CLAUDIO PELLANDINI
Una città non è solo uno spazio fisico con strade, parcheggi e supermercati. Diventa una comunità quando le persone che la abitano si sentono appartenere a quel luogo e vivono con la responsabilità di mantenerla unita e funzionante.
È fondamentale recuperare la capacità di distinguere tra disagio e degrado. Bisogna saper differenziare ciò che necessita di essere rimosso, evitato o pulito da ciò che invece deve essere compreso, affrontato e ricomposto.
Dobbiamo tornare a distinguere tra chi commette atti illeciti e chi, sfortunatamente, si trova in difficoltà e ha bisogno di aiuto, non di punizione. Una persona che dorme per terra, avvolta in una coperta, ha bisogno di essere vista e supportata, non scavalcata o rimossa come fosse un sacco di rifiuti. Ciò rappresenta una questione sociale, non di sicurezza.
Quella persona dorme per terra non perché questo offenda i nostri occhi, ma perché tale situazione offende il senso di civiltà che ci dovrebbe unire in un patto di comunità. La disperazione che spinge una persona a scegliere la strada come casa supera di gran lunga il “fastidio” che può destare la sua vista.
La presenza di persone che dormono all’addiaccio è una responsabilità collettiva, se davvero vogliamo definirci una comunità e se ci consideriamo cittadini. Spetta a chi amministra prendersi carico del problema, non per spostare altrove il disagio o per approfittare del malcontento dei residenti, ma per prendersi cura di chi è in difficoltà, sia essa temporanea o permanente.
Il problema non sono le persone che dormono per terra; il problema è la mancanza di soluzioni per prevenire che ciò accada. Questa situazione non si verifica solo in Ticino o nelle grandi città. Ciò che varia è la sensibilità con cui si affronta la questione e le soluzioni che vengono adottate.
Sono necessari investimenti nei servizi sociali proporzionati alla crisi che stiamo vivendo. Cominciamo da qui: prestiamo attenzione a come vengono spesi i soldi pubblici, rivisitiamo la distribuzione delle risorse e chiediamoci se chi ci amministra sta realmente facendo tutto il possibile per evitare che ci siano persone costrette a dormire per terra.
Sandro Fora
Lista 3 – Il Noce
Candidato 4 per il Municipio
Candidato 18 per il Consiglio comunale