L’aumento della franchigia minima dell’assicurazione malattia, mozione recentemente approvata dal Consiglio Nazionale, rappresenta un ulteriore peso per le fasce più vulnerabili della popolazione.

Molti scelgono una franchigia di CHF 300 proprio perché non dispongono delle risorse finanziarie per affrontare spese mediche più elevate. Incrementare questo importo potrebbe indurre alcuni a posticipare o rinunciare alle cure necessarie, con potenziali aggravamenti delle condizioni di salute e conseguenti costi sanitari ancora maggiori nel lungo periodo.

Per affrontare l’aumento dei costi sanitari senza gravare ulteriormente sul ceto medio e sulle persone meno abbienti, si potrebbero considerare le seguenti soluzioni:

  1. Riduzione dei costi amministrativi nelle casse malati: semplificare le strutture organizzative e ottimizzare i processi interni potrebbe portare a significativi risparmi, riducendo le spese operative e, di conseguenza, i premi per gli assicurati.
  2. Controllo dei prezzi dei farmaci: negoziare prezzi più equi con le case farmaceutiche e promuovere l’uso di farmaci generici potrebbe abbassare significativamente le spese sanitarie.
  3. Regolamentazione delle retribuzioni dei dirigenti nel settore sanitario: introdurre tetti salariali per i manager delle istituzioni sanitarie e delle assicurazioni potrebbe contribuire a ridurre i costi complessivi del sistema.
  4. Monitoraggio delle prescrizioni mediche: implementare sistemi di controllo per evitare prescrizioni inutili o motivate da interessi economici, garantendo che le cure siano appropriate e necessarie.
  5. Promozione di stili di vita sani: investire in campagne di prevenzione e promozione della salute può ridurre l’incidenza di malattie croniche, diminuendo la domanda di servizi sanitari e i relativi costi.

È fondamentale che le misure per contenere i costi sanitari siano eque e non penalizzino ulteriormente chi già fatica a sostenere le spese quotidiane. Solo attraverso un approccio equilibrato e inclusivo si potrà garantire un sistema sanitario sostenibile e accessibile a tutti.

Paolo Balzari
Il Noce