La combinazione di Stato dirigista (interventista) e burocrazia oppressiva sta progressivamente prendendo sempre più piede anche alle nostre latitudini… purtroppo. Il tentativo da parte dell’autorità statale di far fronte alla complessa (ma non inedita) situazione critica che stiamo vivendo in Ticino, ma non solo, è comprensibile anche se (ahimè) destinato al fallimento, e i cittadini cominciano ora a rendersi conto del vicolo cieco nel quale ci siamo cacciati.
Un doppio errore che diluisce le responsabilità individuali, centralizza il potere e allontana i cittadini dalle decisioni, impedisce l’innovazione e l’efficienza con strutture rigide e poco flessibili, disincentiva i piccoli-medi imprenditori e artigiani con grave danno per la nostra economia, il benessere e la giustiziasociale.
Non a caso vi è chi, giustamente, critica questa deriva in diversi contesti, come nei dibattiti sul federalismo, sulla sussidiarietà (dove le decisioni dovrebbero essere prese il più vicino possibile ai cittadini), o nelle proposte recenti volte ad un ridimensionamento del potere centrale e una semplificazione della burocrazia.
Dr. med. Orlando Del Don
Cons. Com. de IL NOCE