Piazza del Sole a Bellinzona: il progetto che promette verde e consegna vasi

 

Un’installazione scenografica che non serve a nulla

C’è qualcosa di grottesco nel guardare Piazza del Sole dopo la posa dei cosiddetti “alberi in vaso”. Un intervento presentato come una trasformazione verde, capace di rendere la piazza più accogliente, vivibile, fresca. In realtà, la scena che si presenta agli occhi dei cittadini è desolante: piante esili, fogliame minimo, chiome inconsistenti. Una parodia di ombra. Un’illusione di freschezza.

Chiunque osi sedersi lì in pieno giorno scoprirà presto la verità: non c’è alcuna protezione dal sole.

         
(foto di Romeo Macullo)                                              (foto di Michela Christen)

100 mila franchi. Per cosa, esattamente?

Sì, il costo del progetto “SoStare al Sole” si aggira attorno ai 100.000 franchi. Una cifra importante, soprattutto se confrontata con il risultato effettivo:

  • Vasi in plastica nera, bollenti al tatto.
  • Piante giovani, magre, incapaci di offrire ombra nemmeno a un bambino.
  • Panchine modulari in plastica riciclata, esteticamente discutibili, funzionalmente irrilevanti.

A conti fatti, ogni albero in vaso – compresi trasporto, posa e arredo urbano – è costato migliaia di franchi. Eppure non raffresca, non protegge, non mitiga.
Dov’è finito il senso della misura?

 

Una piazza rovente mascherata da progetto “green”

Il problema non è solo estetico. È funzionale e climatico. Piazza del Sole è, per sua natura, un’area altamente esposta. Serve ombra vera. Serve vegetazione strutturale. Invece si è scelta la via più leggera – e più inutile: piante in vaso che andranno spostate a ottobre, panchine mobili da riciclare a fine stagione, nessuna soluzione concreta al calore urbano.

Questo non è urbanismo. È decoro temporaneo, che brucia fondi pubblici in operazioni che non lasciano traccia. Peggio ancora: danno l’illusione che si stia facendo qualcosa, quando in realtà si sta solo allestendo un palcoscenico.

 

Il verde vero è un’altra cosa

Un intervento sensato avrebbe previsto:

  • Alberi ad alto fusto messi a dimora nel terreno.
  • Pavimentazioni drenanti che contrastino l’effetto “lastra d’asfalto”.
  • Aiuole permanenti, zone d’ombra distribuite in modo intelligente.

Insomma: investimenti per il futuro. Non decorazioni estive.

 

Conclusione: progetto leggero, prezzo pesante

Spendere 100.000 franchi per un’installazione che non risolve alcun problema reale è un insulto all’intelligenza del cittadino. È il trionfo dell’apparenza sulla sostanza. Se lo scopo era dare un volto “verde” alla piazza, il risultato è solo una maschera. E pure costosa.

Serve una visione più coraggiosa. Serve urbanismo serio, che parta dai bisogni climatici reali e non dall’estetica da catalogo.

Perché oggi, a Piazza del Sole, di ombra ce n’è una sola:
quella sul buonsenso.

 

Paolo Balzari
Il Noce