Non si tratta solo di quanto sta avvenendo a Bellinzona. Ora anche a Locarno si sta delineando un nuovo capitolo discutibile, legato alla mobilità e alla pianificazione del territorio.

Presso la stazione FFS di Locarno-Muralto, nel nome dell’intermodalità, si vorrebbero dirottare i bus del trasporto pubblico sul lungolago, con l’intento di liberare l’area adiacente alla stazione. Il motivo? Sul lato opposto, le FFS intendono realizzare una maxi speculazione edilizia su un sedime che, per caratteristiche, sarebbe invece ideale proprio per accogliere i bus.

Peccato che i bus, lì, non siano “compatibili” con i progetti delle FFS, che prevedono la costruzione di palazzi imponenti — probabilmente adibiti a uffici, appartamenti e attici di lusso — destinati a una clientela benestante e non residente. Il tutto con indici edilizi su misura, una vera urbanistica “à la carte”.

Si parla di una speculazione immobiliare che potrebbe superare i 500 milioni di franchi. Un affare d’oro per le FFS, se il Comune di Locarno dovesse concedere un piano regolatore ritoccato ad arte in loro favore.

E tutto questo per cosa?
Per una pacca sulla spalla e un sorriso complice ai politici “agevolatori”?

Romeo Macullo
Il Noce