Corriere del Ticino, 27.11.2023
Bellinzona, così risponde l’attuale primo cittadino Brenno Martignoni Polti alla richiesta di Lega e UDC di farsi da parte dopo aver riabbracciato Il Noce – Oggi, intanto, l’ex sindaco ha svelato le carte in vista del 14 aprile
«Chiederò al Consiglio comunale se vuole che io resti presidente. Qualora dalla votazione emergesse un no, allora mi farei da parte senza problemi. Non sarebbe un dramma. Prima di tutto viene l’interesse della Città. Fa specie, però, che prima ero idoneo e adesso improvvisamente, perché ho scelto l’indipendenza, non lo sono più…». L’attuale primo cittadino di Bellinzona Brenno Martignoni Polti così risponde alla richiesta del gruppo Lega-UDC di farsi da parte dopo l’annuncio, anticipato venerdì dal Corriere del Ticino online, di volersi (ri)presentare alle elezioni del 14 aprile con Il Noce, fondato nel 2008. I suoi oramai ex colleghi l’hanno invitato a rinunciare alla carica, che ricopre dal 19 giugno scorso, e al posto in seno alla Commissione della gestione: «Un passo indietro che riteniamo coerente con la sua nuova scelta politica, rispettoso di chi aveva deciso di affidargli i due importanti ruoli e non da ultimo dell’elettorato che lo aveva votato sulla lista congiunta nel 2021».
Gli aspetti sotto la lente
Dopodomani, mercoledì, sapremo. È in programma la seduta di Legislativo che prima del piatto forte (il credito di 27 milioni di franchi circa per la ristrutturazione delle scuole elementari Nord) potrebbe dunque avere un preludio che, a memoria, nella storia recente della capitale non si è mai visto. Intanto oggi Brenno Martignoni Polti, in conferenza stampa, ha illustrato i motivi che l’hanno indotto a lasciare l’UDC (di cui, da due anni, era presidente sezionale) per riabbracciare Il Noce. «Sono due gli aspetti che mi preme sottolineare. Da un lato c’è l’astensionismo: più della metà degli aventi diritto di voto non esercitano più questo diritto. Secondariamente c’è la scheda senza intestazione che oscilla tra il 20 ed il 25%. Il sistema partitico è in crisi, c’è disaffezione nel sistema, nelle logiche politiche. Il nostro movimento vuole essere una risposta. Perché la politica è amore per la comunità ed il territorio in cui vivi», ha affermato l’avvocato e notaio, già sindaco della Turrita dal 2004 al 2012 e con un’esperienza trentennale di impegno a favore della cosa pubblica, anche quale granconsigliere per una legislatura.
Riecco Orlando Del Don e Ivano De Luigi
Al suo fianco c’erano amici e membri di comitato del Noce. Citiamo in particolare l’ex granconsigliere democentrista Orlando Del Don e il già presidente dell’UDC della Turrita Ivano De Luigi. E poi, ancora, Paolo Balzari e Csaba Princes. Non è che Il Noce è una copia del primo partito a livello svizzero? «Assolutamente no. Siamo chiaramente tutti dimissionari. Cosa mi ha detto il presidente cantonale Piero Marchesi? Mi e ci ha dato un ultimatum: o Il Noce o l’UDC. La scelta è stata facile», risponde serafico Brenno Martignoni Polti, il quale correrà per il Municipio fra meno di cinque mesi con il sogno di tornare a Palazzo Civico. «Chi vuole portare la propria voce è benvenuto indipendentemente che sia di destra o di sinistra. Il movimento vuole essere una porta di accesso per tutte e tutti. Non vogliamo un Esecutivo fotocopia», chiosa l’ex sindaco.